m. k. gandhi [1869-1948]

architettura

semplificazioni amministrative

Come ormai molti sapranno (“addetti ai lavori” ovviamente compresi...) e come ormai riportato quotidianamente in tutti i siti di settore, il Decreto Legge 78/2010 sulla Manovra Economica è stato convertito nella Legge n.122 del 30.7.2010 (G.U. 30.7.2010 Supplemento ordinario n. 174). Nella prima stesura del testo di legge non c'era l’ormai famosa S.C.I.A.. Questa è stata inserita durante l'iter di approvazione in Parlamento, con un maxi-emendamento che, all’Art. 49, introduce la Segnalazione Certificata d’Inizio Attività (S.C.I.A.), modificando l’Art. 19 della Legge 241/1990 sulla Trasparenza Amministrativa. Con ciò di conseguenza la S.C.I.A. sostituisce la D.I.A. in tutte le norme nazionali e regionali nelle quali risulta citata.
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Quindi, di conseguenza, la D.I.A. viene del tutto annullata. Quanto vi ho raccontato sino ad ora non vuole essere l’inizio di un “manuale” per i colleghi, ne tantomeno per i clienti che da questa nuova normativa “guadagnano” i 30 giorni di attesa che prevedeva l’ormai “defunta” Denuncia di Inizio Attività (D.I.A.).
Ho deciso di postare questo racconto per condividere con la rete le complicanze burocratiche di fronte alle quali ci si trova nel periodo di transizione tra un nuovo atto amministrativo ed un’altro che, di prassi, ne dovrebbe
“semplificare” la procedure. Il termine semplificazione è ormai un elemento ricorrente in tutti i programmi di tutti i partiti di tutte le elezioni: cercherò ora di descrivere a quale semplificazione si è giunto nei gironi scorsi in un comune della Provincia di Padova.
Pochi giorni prima dei “chiarimenti” forniti dal Governo per una migliore applicabilità della nuova normativa (
S.C.I.A.), mi accingevo a completare un progetto a dir poco semplice, per l’allargamento di una porta di accesso con la relativa riduzione delle spallette laterali. Niente di più facile. Ma visto il “periodo critico” decido di interpellare il tecnico prima della presentazione: ”... al momento non se ne sa ancora nulla, presenta pure la D.I.A. ...” . Ogni tecnico, in fiducia, avrebbe preparato una D.I.A., con relativa documentazione... ed io sono un “tecnico che si fida”. Una settimana dopo (per la precisione 4 giorni dopo), mi ripresento nuovamente presso l’Ufficio Tecnico per il protocollo ma il precedente tecnico risulta in malattia e dopo una lunga coda riesco a parlare con il suo collega: ”...eh no, ora la D.I.A. non esiste più, devi protocollare una S.C.I.A., vai pure nell’altro ufficio, ritiri i moduli nuovi, li ri-compili, li fai ri-firmare e protocolli il tutto ...”.
Diligentemente passo all’altro ufficio: “... eh no, i modelli non ci sono ancora, mi dispiace la S.C.I.A. non si può presentare, torni dal tecnico e chieda chiarimenti...”. Torno dal tecnico: “... chiedo scusa - sempre molto educatamente - ma guarda che nell’ufficio preposto mi hanno comunicato che non sono pronti i modelli per la presentazione, ... se posso permettermi, predisporrei io un modello per la “domanda” così semplifichiamo le cose...?”. “Certo, certo, magari utilizza quello di un’altro Comune e cambi solo l’intestazione”. Bene, visto che però la prudenza non è mai troppa mi reco nuovamente all’ufficio protocollo: “... no guardi è inutile, non avendo predisposto i modelli prestampati, il sistema informatico interno non accetterebbe la domanda, l’unica è protocollare la D.I.A. ...”.
PROTOCOLLARE O NON PROTOCOLLARE, QUESTO E’ IL DILEMMA...?
Incrocio, “
diligentemente”, il tecnico in corridoio e riporto le ultime informazioni: “... va beh, a questo punto protocolla la D.I.A., però ora l’ufficio è chiuso (erano già passate due ore... e si avvicinava l’ora di pranzo) e non ho con me i timbri, protocolla e poi si vede...”
Non credo necessiti alcun commento, anche se ho cercato sia nella vecchia che nella nuova normativa l’articolo di legge per cui
“... INTANTO SI PROTOCOLLA, POI SI VEDE...”, ma non l’ho trovato.
Strano eppure questa l’avevo già sentita....

news 03.2010
  • nella pagina delle foto, al link scherma vintage, ho inserito, dopo le infinite peripezie ed acciacchi della passata stagione agonistica, una nuova foto che indica chiaramente quale sarà la nuova era.