m. k. gandhi [1869-1948]

il mio papà é un soldato

“Il mio papà è un soldato... e quando arriva il tuo, il mio ordina ai suoi carriarmati di sparare... e così vince”...
Quante volte da bambino ho ripetuto questa frase. Quanti bambini hanno un papà che “può chiamare i carriarmati ?”... Ma se anche qualche amichetto aveva il papà soldato, il mio aveva sempre il grado più alto. Ricordo a Colle Isarco, al Soggiorno Montano, quando lì tutti bambini avevano il papà soldato, il mio era sempre il “più importante“ perché aveva anche fatto la II° Guerra Mondiale. Il mio papà aveva combattuto la II° Guerra Mondiale contro “i tedeschi cattivi”.
Vittorio
Io, piccolo e curioso gli chiedevo sempre di raccontarmi episodi di guerra: “Ma tu hai mai ucciso un tedesco...cattivo?”... “No, io non ho mai ucciso nessuno..”. Era obiettivamente difficile da credere, soprattutto per il fatto che “gli ordini superiori dal comando” dicevano che “non dovevano essere fatti prigionieri”. Io credevo al mio papà... gli credo tuttora... perché lui era ed è il mio eroe.
“Vedi, Stefano, anche se purtroppo è stato necessario, la guerra è una cosa brutta... e non va fatta...!”. Ecco, questo è il mio papà... e questo è sempre quello che mi ha insegnato...!
Alcuni anni fa, mi trovavo ad una “conferenza pacifista” in occasione di un campo di lavoro con gli Universitari Costruttori in provincia di Bologna. Il relatore, un sacerdote “simil-pacifista” e “vagamente fazioso”, parlando degli Stati Uniti e dell’allora Presidente Bush “padre”, si lasciò scappare: “...vedete, tutti i soldati vogliono solo la guerra,... è il loro lavoro e non vedono l’ora di combattere...” Come un toro nell’arena iniziai a sudare. Cosa?, ma se il mio papà che è un soldato dice che la guerra è sbagliata?... Mi calmo, cerco di riorganizzare le idee e chiedo la parola: “...Carissimo Don (...), non si permetta, e lo ripeto, non si permetta di generalizzare...!!! Non si permetta di offendere tutti quei soldati che hanno perso la vita per fare vivere a lei ed a noi tutti qui presenti la libertà di cui godiamo oggi...! Mio padre è un Ufficiale dell’Esercito ed ha combattuto nella II° Guerra Mondiale per consentire a lei di vivere da uomo libero...!”. Il sacerdote ovviamente cercò di corregersi... ma comunque non fece una bella figura...
Ecco, chi era con me in chiesa questa mattina, ha capito cosa volevo dire quando, descrivendo la carriera del mio papà, ho voluto conludere con un pensiero dedicato a noi “uomini liberi!”...
Perché... “Il mio papà è un soldato... e ama la pace !!!!”