m. k. gandhi [1869-1948]

artista per una notte

Sono passate davvero poche ore ma l’emozione ancora non si placa. Una serata davvero indimenticabile. E’ successo ieri, sabato sera a Grisignano di Zocco (Vi). Da qualche tempo, come ho già anticipato in alcuni post passati, ho intrapreso la fantastica avventura di accompagnare con le mie selezioni musicali serate di Tango in diverse milonghe. Ieri però la serata è stata davvero speciale: un evento organizzato in collaborazione con gli amici dell’associazione de iGattango e il TangoSpriz. Un “esperienza realmente porteña”… recitava il volantino, con la presenza dell’Orchestra Tango Spleen di Mariano Speranza e dei maestri argentini Walter Cardoso e Margarita Klurfan.
La serata inizia presto, alle 18.30 siamo già sul posto. Incontriamo l’orchestra, dei ragazzi giovani subito sorridenti ed alla mano. Senza esitare, in compagnia dell’efficiente organizzazione de iGattango, iniziamo a smontare, spostare, rimontare tavoli sedie, tovaglie… tutti insieme.
Cascina 26
Più che una serata di tango sembra la preparazione per un immenso trasloco. Nel frattempo l’orchestra inizia a montare l’impianto di amplificazione, si sentono le prime note. Io li osservo timidamente, emanano un’energia che al momento non riesco a decifrare. Questa sera dovrò essere il loro “trampolino”: …sì, inizieranno a suonare dopo le mie prime tande e questo, vi garantisco, non mi tranquillizza per nulla. Ma per il tango sono davvero disposto a tutto. Colgo in loro, in Mariano in particolare, una sensibilità artistica che non ho mai vissuto così “gomito a gomito”; è attento ad ogni dettaglio, ad ogni sfumatura. Provano e riprovano gli strumenti. Poi decidono di provare un brano intero. Vengo travolto da un’emozione che non avevo mai provato… le note si susseguono con una naturalezza che purtroppo i dischi ed i cd non riescono a dare.
Terminate le prove iniziano ad arrivare i primi ospiti che parteciperanno allo stage in preserata. Arrivano poi Walter e Margarita accompagnati come sempre dal quel sorriso che è sempre molto rassicurante. Bisogna ancora decidere la scaletta della serata; in pochissime battute mi accordo con Mariano, Walter e Roselda. Tutto è deciso, sarò io ad iniziare la serata con le mie tande per poi passare in diversi momenti la parola all’orchestra.
Terminato lo stage, è giunta l’ora del musicalizador. Io ho già in mente la mia serata, ma non sarà semplice essere un misurato “gregario” a degli artisti simili.
Un grande respiro e si parte… questa sera ho scelto come tema delle cortinas i Beatles. La sala è già piena e i ballerini aspettano la mia musica per iniziare la ronda. Propongo subito l’orchestra del maestro Roberto Firpo, che con le sue sonorità classiche coinvolge subito i presenti.
L’emozione sale perché ormai sono consapevole che il mio ruolo della serata non sarà, come immaginavo, di semplice gregario. La sala inizia ad emozionarsi… tanda dopo tanda la tensione sale, fino a quando entrano i vari componenti dell’orchestra. Prendono posto, accordano gli strumenti ed iniziano a suonare. Da questo momento mi sento completamente coinvolto dalla musica. Sarebbe più corretto definirmi “travolto”. Sono davvero straordinari. Emanano un’energia che non ho mai provato.. sono di fianco a me… io sono a pochi centimetri e percepisco ogni loro sguardo, ogni segnale… hanno davvero un’intesa straordinaria. Caricano la sala con una maestria che appartiene solo ai grandi artisti, e io ora sono lì con loro. Un’emozione incredibile, e come se non bastasse, ad un certo punto Mariano mi dedica un brano. Io non so che faccia fare, non mi era mai successo. Ma questo mi da una carica che sarà fondamentale per il resto della serata.
Terminata la loro “prima parte”, rientro io con le mie tandas. Ora sarà difficilissimo mantenere alta la tensione. Entrare con la “musica del computer” dopo un’esibizione dal vivo non sarà semplice, ma mi faccio coraggio e ripropongo le mie selezioni: la pista non si svuota e questo mi da ulteriore conforto.
Manca ormai poco al momento culminante della serata: l’esibizione di Walter e Margarita sui brani suonati dal vivo dai Tango Spleen.
E’ il turno di Roselda de iGattango che presenta Mariano Speranza e la sua orchestra. Vengono presentati anche Walter e Margarita. L’emozione cresce perché questi due grandissimi professionisti sono per me oltre che “i miei maestri” , anche dei grandi amici.
Partono le prime note. Si susseguono i tanghi e Walter accompagna Margarita in interpretazioni straordinarie. Una tecnica davvero “imbarazzante” che si fonde con un’armonia che non ha precedenti. I loro sguardi si scambiano di continuo cenni d’intesa che vanno oltre la tecnica… e la loro emozione diventa la nostra emozione. Gli applausi si susseguono sino al boato finale al termine dell’esibizione. L’orchestra ha suonato in maniera magistrale e Walter e Margarita hanno dato un’interpretazione che è giunta dritta al cuore.
Terminata l’esibizione e dopo interminabili minuti di applausi, che danno il giusto premio a tutti gli artisti, l’orchestra riprende la seconda parte del repertorio ed io nuovamente al loro fianco cerco di assimilare quanta più energia da dedicare alla parte finale della serata.
E’ l’una passata quando riprendo in mano ”lo scettro della musica”, ed anche se ora la serata volge al termine, continuo a selezionare con attenzione i brani di questa parte di milonga.
Alle tre in punto la serata si conclude con la classica Cumparsita da me proposta nella versione dell’orchestra Vale Tango.
Termina così un’esperienza straordinaria al fianco di due grandi ballerini e grandi amici Walter e Margarita… un’esperienza voluta e organizzata con tutto il gruppo de iGattango e degli amici del TangoSpritz… un’esperienza “gomito a gomito” con la strepitosa orchestra Tango Spleen di Mariano Speranza che in una sola serata mi ha trasmesso tanta “cultura porteña” che custodirò nel cuore e spero riuscirò a trasmettere nelle mie prossime serate… un’esperienza che mi ha davvero fatto vivere un sogno, quello di essere stato, con tutti loro… “artista per una notte”.

news 01.2013